Specializzazione Intelligente, progetti di R&S – firmato il decreto.

Sul sito Istituzionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in data 16 novembre 2023, è stata pubblicata la notizia “Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente, oltre 473 milioni per i progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale”, con la quale si comunica la firma da parte del Ministro Urso del Decreto 14 settembre 2023 che sostiene la realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevanza strategica per il sistema produttivo, da realizzare nei territori delle Regioni meno sviluppate. 

I progetti ammissibili devono essere coerenti con le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente (SNSI) ovvero finalizzati a individuare traiettorie tecnologiche e applicative evolutive della stessa. 

La misura è destinata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati del FRI (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca), e prevede la concessione di contributi diretti alla spesa a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. 
L’intervento è realizzato nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile (FCS). 

Per l’agevolazione dei progetti, sono disponibili le seguenti risorse: 

  • 328 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati
  • 145.439.200,53 euro per la concessione dei contributi diretti alla spesa

Si rivolge alle imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e i Centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta. 

L’intervento sostiene progetti R&S riguardanti le seguenti specifiche tecnologie abilitanti: 

  • materiali avanzati e nanotecnologia; 
  • fotonica e micro/nano elettronica; 
  • sistemi avanzati di produzione;

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti. 

I progetti ammissibili inoltre devono: 

  • essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nei territori delle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia); 
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 20 milioni di euro; 
  • avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi; 
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni. 

Agevolazioni 

–> Contributi alla spesa, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto: 

• pari al 30 per cento per le piccole imprese
• pari al 25 per cento per le medie imprese
• pari al 15 per cento per le grandi imprese, non rientranti nella definizione di PMI; 
• pari al 10 per cento quale maggiorazione, spettante, spettante nel rispetto delle condizioni stabilite dal par. 6 dell’art. 25 del Reg. n. 651/2014 in relazione ai progetti realizzati nelle regioni del Mezzogiorno, a quelli che prevedono partenariati con PMI. 

—> Finanziamenti agevolati a valere sulle risorse del FRI, per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50 per cento, con associato un finanziamento bancario di importo non inferiore al 20 per cento delle spese ammesse. In caso di accesso da parte delle piccole e medie imprese alla maggiorazione del contributo alla spesa del 10 per cento, il finanziamento agevolato è concedibile in misura pari al 40 per cento delle spese e dei costi ammissibili. 

Per gli approfondimenti di interesse si rimanda alla consultazione dell’allegato.

  Venerdì, 17 Novembre 2023

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