• 800 gr cozze media grandezza (tarantine)
• 4 fettine pane di Altamura per crostone + 200 gr mollica per ripieno
• 400 gr ricotta di pecora
• 1 uovo intero e 1 tuorlo
• 50 gr formaggio pecorino canestrato
• 20 gr prezzemolo
• 1 spicchio aglio
• 400 gr pomodori a grappolo
• 5 gr peperoncino
• 70 gr olio extravergine d’oliva
Spellate e lavate bene le cozze apritele solo per metà. In una bastardella create un composto con i seguenti ingredienti: uova, mollica, formaggio, ricotta, prezzemolo, un pizzico di sale. Create un composto piuttosto compatto, imbottite le cozze e tenetele per qualche minuto in frigo. In una padella con olio extravergine d’oliva fate imbiondire uno spicchio di aglio fresco, aggiungete i pomodorini tagliati per metà, il peperoncino ed il sale. Cuocete a fuoco vivo per circa 3 minuti, abbassate il fuoco ed adagiate nella padella le cozze. Portate a cottura coprendo la padella con un coperchio.
In un piatto concavo, adagiate sul fondo il crostone di pane precedentemente passato in padella con l’olio bollente, dorato in ambo i lati, sopra le cozze con il pomodoro ben ristretto e completate con un filo d’olio extravergine e una spolverata di prezzemolo. Servite.
L’origine del «Pane di Altamura» è legata alla tradizione contadina della tipica zona di produzione. La sua principale caratteristica, mantenuta fino ad oggi, era la durevolezza, necessaria per garantire l’alimentazione di contadini e pastori per una settimana o più frequentemente nei quindici giorni trascorsi nelle masserie disseminate tra le alture murgiane.
Elevatissimo è l’apporto di ferro da parte dei mitili, essenziale ed indispensabile per la sintesi dell’emoglobina, che garantisce la corretta ossigenazione di organi e tessuti.