• 4 saraghi
• 0,5 gr di zafferano D.O.P. dell’Aquila
• 100 gr tra sedano, cipolla, carota
• 1 foglia di alloro
• 0,4 gr di semi di finocchio selvatico
• 20 gr olio extravergine d’oliva
• 15 gr di farina
• 200 gr di vino pecorino
• sale e acqua q.b.
Squamare e sfilettare i saraghi. Condire con sale, metà finocchio e un pizzico di zafferano; avvolgere a turbante e cuocere in padella con il vino, l’acqua e i vegetali. In un pentolino amalgamare la farina con l’olio, unire il liquido di cottura dei saraghi, il resto dello zafferano e dei finocchi e lasciare cuocere per 4 minuti.
Mettere la salsa al centro dei piatti e posizionare i turbanti, guarnire con dei ciuffi di finocchio ed i vegetali utilizzati per la preparazione della salsa.
Zafferano dell’Aquila (chiamato anche “Oro Vermiglio”) viene coltivato nella “piana di Navelli”. A questo prodotto è stato riconosciuta la Denominazione di Origine Protetta da parte dell’Unione Europea per via delle sue caratteristiche. È di colore rosso porpora di sapore molto pronunciato e caratteristico.
La sapiente unione di pesci importanti, quali il sarago, con spezie nobili, quali lo zafferano, ricco in beta carotene, ed il finocchietto selvatico, ricco in ferro, sottolineano il consistente apporto, di questo piatto, in vitamine e sali minerali, microelementi necessari per il corretto funzionamento del corpo e della psiche.