Aspitrigla cuculus
Corpo snello, ricoperto di squame piccole, mancanti nella parte inferiore. Le squame della linea laterale sono molto sviluppate e trasformate in scudetti ossei. La testa, robusta e corazzata con placche ossee spinose. Tutte le placche ossee che coprono la testa sono granulose e striate, con i margini liberi spinosi o dentellati. Le prima pinna dorsale è triangolare. Entrambe le pinne si alloggiano in un solco dorsale. Le pettorali si estendono di molto in posizione caudale. La colorazione è rossa vivo sul dorso, più chiaro sui fianchi e biancastro sul ventre. Le pinne dorsali sono carminio rossiccio. Sulle coste italiane è frequente. Specie che vive in profondità moderate (intorno ai 200 m) e su fondali duri o misti di sabbia e fango. Si pesca con le reti a strascico. Raggiunge i 45 cm, mediamente è 25- 30 cm. Le carni sono ottime e molto apprezzate. Di facile lavorazione, presenta una lisca centrale ben distinguibile. Vi sono numerose lische sui margini laterali che però vengono identificate ed asportate con facilità.
Presenta un ottimo contenuto in grassi (2,6%) ed una buona componente proteica (17,2%). Tra gli acidi grassi saturi il più rappresentativo è stato l’’acido palmitico con il 22,2%. Tra i monoinsaturi l’’acido oleico è quello ritrovato in concentrazioni maggiori con il 23,9%. Infine tra gli acidi grassi polinsaturi quelli maggiormente presenti sono EPA e DHA con il 6,3% e il 15,6% rispettivamente. Il rapporto ω 6/ω 3 è pari a quasi 1 a 4.
- Omega 3 – 16%
- Omega 6 – 2%
- Polinsaturi 18%
- Saturi 36%
- Monoinsaturi 37%
- da Gennaio ad Aprile
- Settembre – Ottobre