Divieto di pesca delle oloturie o cetrioli di mare

La Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n 88 del 16 Aprile 2018 ha pubblicato il “Decreto 27 febbraio 2018  Divieto della pesca delle Oloturie”.

Le evidenze scientifiche del C.N.R. – Istituto  per l’Ambiente Marino Costiero  di  Taranto  hanno evidenziato il positivo ruolo delle oloturie nella produttività  dell’ecosistema  e delle  conseguenze  di  una  loro  pesca  indiscriminata,  quali   la estinzione locale di una o più’ specie delle stesse,  la  conseguente diminuzione della biodiversità’, la perdita della  bioturbazione  dei sedimenti e conseguente loro ossigenazione, il  riciclo  di  composti azotati e di sostanza organica particellata, la biorimediazione della componente batterica,  eventualmente  anche  patogena,  presente  nei sedimenti e nella colonna d’acqua.

Allo stato attuale  la destinazione delle Oloturie è prevalentemente  per il consumo e vede il coinvolgimento principale dei mercati extracomunitari, di conseguenza la pesca indiscriminata ha  assunto  sempre  maggiore  dimensione  tanto  da richiedere l’applicazione  del  principio  di  precauzione  ai  sensi dell’art. 174 del Trattato di Amsterdam, che ha modificato l’art. 130 R del Trattato di Maastricht.

Pertanto il decreto all’articolo 1, fa espresso divieto di pescare  (catture  «bersaglio-target»  e/o  «accessorie-by catch»), detenere a  bordo,  trasbordare  ovvero  sbarcare  esemplari della classe Holothuroidea (comunemente  detti  cetrioli  di  mare  o oloturie). 

Il divieto si applica dalla data del decreto fino al 31 dicembre 2019.

Si allega il decreto in argomento per gli approfondimenti del caso.

  Giovedì, 03 Maggio 2018

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