Brexit, preparazione per la fine del periodo di transizione – Esportazione di alimenti, animali vivi e prodotti di origine animale.

Il Ministero della Salute con una nota firmata da entrambe le Direzioni Generali (DIREZIONE GENERALE PER L’IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE e DIREZIONE GENERALE DELLA SANITA’ ANIMALE E DEI FARMACI VETERINARI) avente ad oggetto “Brexit, preparazione per la fine del periodo di transizione – Esportazione di alimenti, animali vivi e prodotti di origine animale”.

Con la nota il ministero trasmette alle parti interessate elementi di informazione utili al settore export di alimenti, animali vivi e prodotti di origine animale, per la fase di preparazione alla fine del periodo di transizione previsto dall’accordo di recesso per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea (UE).

In allegato è disponibile il documento “Border Operating Model” aggiornato in data 8 ottobre 2020 con il quale il Governo del Regno Unito dettaglia i principi guida sul funzionamento dei propri controlli frontalieri che a partire dal 1° gennaio 2021 recepiscono l’uscita della Gran Bretagna (GB) dal mercato unico UE.

Le novità riguardano diversi settore che di seguito si riportano:

  • prodotti di origine animale (Product of Animal Origin – POAO)
  • POAO soggetti a misure di salvaguardia
  • prodotti della pesca e molluschi bivalvi vivi
  • alimenti e mangimi ad alto rischio non di origine animale (High-Risk Food and Feed Not of Animal Origin – HRFNAO)
  • sottoprodotti di origine animale (ABP)
  • animali vivi e prodotti germinali
  • animali acquatici vivi per acquacoltura e a scopo ornamentale
  • equini

Per tutte le categorie di prodotto sopra elencate si prevede l’implementazione di nuove procedure, in particolare pre-notifica e certificazione sanitaria (come Export Health Certificate o Certificato fitosanitario) con differenti termini di adozione (3 fasi: a partire da gennaio, aprile e luglio 2021) a seconda della tipologia del prodotto e del relativo rischio sanitario. 

Di seguito si riportano alcuni punti inerenti la filiera ittica:

  • Per i POAO fino ad aprile 2021 non saranno richieste nuove procedure.
  • Per i prodotti della pesca e i molluschi bivalvi vivi destinati al consumo umano fino ad aprile 2021 non saranno richieste nuove procedure, sebbene siano previsti requisiti aggiuntivi già da gennaio 2021 in relazione a problematiche non sanitarie per le specie listate in CITES.
  • I sottoprodotti di origine animale non destinati al consumo umano (ABP) sono classificati ad alto o basso rischio. Verranno applicati i requisiti di importazione per ABP ad alto rischio da gennaio 2021. I nuovi requisiti di importazione per ABP a basso rischio non si applicheranno fino a luglio 2021 (Vedere specifiche sezioni del manuale,1.2.3 e 3.2.3.).
  • Gli animali acquatici vivi per acquacoltura e a scopo ornamentale esportati in GB dall’UE, da Gennaio 2021 saranno soggetti a nuovi controlli sulle importazioni in linea con regole per gli animali vivi. Questi includono il requisito per la certificazione sanitaria e la pre-notifica. Il requisito per la maggior parte degli animali acquatici vivi per acquacoltura e a scopo ornamentale, per l’ingresso in GB attraverso un punto di controllo frontaliero stabilito, non entrerà in vigore fino a luglio 2021 – vedere SEZIONE 3.2.4.
  • Per tutte le categorie di prodotto soggette a controlli Sanitari e Fitosanitari, a partire da luglio 2021, saranno applicate le nuove procedure che prevedono oltre alla pre-notifica ed alla certificazione sanitaria, anche regimi di controllo alla frontiera diversificati per tipologia di prodotto (es. controlli documentali, d’identità e fisici, ivi inclusa l’individuazione del BCP designato per l’introduzione di determinate categorie di alimenti).

L’impatto che tali cambiamenti avranno sul sistema Italiano di controlli e sulla certificazione sanitaria, saranno influenzati anche dagli sviluppi dell’accordo Brexit che potrà eventualmente dettagliare il grado di equivalenza dei requisiti sanitari UE con quelli richiamati nelle certificazioni sanitarie richieste dalle autorità competenti del Regno Unito. In assenza di un accordo, UK individuerà autonomamente tali requisiti.

Si allega la citata nota nonché il documento, in inglese, avente ad oggetto “Border Operating Model” fornito dal Governo del Regno Unito, che al punto 1.2.3 riporta specifica sezione dedicata ai prodotti d’interesse per il comparto ittico.

  Martedì, 01 Dicembre 2020

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