La Commissione ha pubblicato il suo primo report mensile sulle frodi agroalimentari.
Lo scopo del report è duplice:
1. assistere le A.C. degli Stati membri nell’applicazione delle disposizioni dell’art. 9, comma 2, del regolamento sui controlli ufficiali (organizzazione di controlli basati sul rischio);
2. fornire informazioni mirate agli stakeholder del settore agroalimentare per eseguire adeguate valutazioni di vulnerabilità e identificare nuovi rischi emergenti.
Il rapporto mensile comprende le “non conformità con sospetto di frode” di natura transfrontaliera identificate e condivise tra i membri della Rete di Allerta e Cooperazione (ACN). Queste non conformità non sono frodi confermate, ma contribuiscono ad allertare e ad avviare indagini da parte delle A.C. degli Stati membri.
Il report copre l’intero spettro della catena alimentare (alimenti destinati al consumo umano, i mangimi, i MOCA, il benessere degli animali, i prodotti fitosanitari e i prodotti di medicina veterinaria).
Il Reg. (UE) 2019/1715 (regolamento IMSOC) definisce così una notifica di frode: “una notifica di non conformità nell’iRASFF riguardante un’azione intenzionale sospetta da parte di imprese o privati al fine di ingannare gli acquirenti e ottenere vantaggi indebiti, in violazione delle norme di cui all’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2017/625”.
Il report sulle frodi agroalimentari sarà pubblicato ogni mese.
Nella nota allegata si riportano di seguito i punti di interesse del report di Febbraio, nel quale sono presenti notifiche di frode per 14 prodotti ittici.
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