Todarodes sagittatus
Corpo allungato, con la parte caudale affusolata ed appuntita, con pinne triangolari lunghe, a differenza del calamaro, circa 1/3 del corpo. Clave dei due tentacoli molto allungate (occupanti almeno il 75% di ciascun tentacolo), provviste nella parte centrale di 4 file longitudinali di ventose, la parte distale è provvista di 4 file di ventose, la parte prossimale, molto allungata, è munita di 10-12 paia di ventose; le ventose recano sul margine 7-9 dentelli, con quello centrale più sviluppato. Un braccio del IV paio –– solitamente il destro –– fungente, nei maschi, da braccio copulatorio (ectocotilo). Conchiglia cornea interna laminare, lunga e stretta, allargata nella parte anteriore e terminante causalmente con una piccola appendice conica. Lunghezza massima 75 cm. Il mantello ha una colorazione rossastra, bruno-rossastra, più chiara ventralmente. Specie diffusa nel Mediterraneo. Specie di buon interesse commerciale, abbastanza frequentemente presente su alcuni mercati europei; particolarmente apprezzata nell’’area mediterranea; commercializzata fresca, congelata, salata ed essiccata. Ha carni buone, migliori quelle degli esemplari piccoli, meno apprezzate di quelle dei calamari.
Presenta un modesto apporto di grassi (1,7%) ed un buon apporto di proteine (12,6%). Tra gli acidi grassi saturi il più rappresentato è l’’acido palmitico (38%). Tra i monoinsaturi è stato rilevato in concentrazioni maggiori l’’acido eicosenioco con il 12,7%. Infine tra gli acidi grassi polinsaturi si sono rilevate elevate concentrazioni di EPA (15,8%). Il rapporto ω 3/ω 6 è circa 9,3.
- Omega 3 – 90%
- Omega 6 – 10%
- Polinsaturi 27%
- Saturi 49%
- Monoinsaturi 24%
- da Maggio a Settembre