Intervista al Generale D. Adelmo Lusi – Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute – NAS

Il consumo dei prodotti ittici, in costante aumento così come confermato dalla FAO, rappresenta una caratteristica peculiare del nuovo orientamento che il consumatore sta dando alla propria dieta.

La particolare attenzione ai prodotti, alla loro origine, alla biodiversità, alle caratteristiche nutrizionali nonché agli aspetti di sostenibilità rendono i prodotti ittici protagonisti indiscussi di una dieta equilibrata, bilanciata e salutare.

La mancanza d’informazioni inerenti la filiera ittica, però, lascia il consumatore in balia di allarmismi e campagne mediatiche che disorientano e destabilizzano un consumatore in cerca di notizie, indicazioni e certezze.

In quest’ottica Assoittica Italia ha ritenuto di intervistare le principali Autorità Competenti che grazie al controllo e monitoraggio dalle filiera ittica garantiscono un prodotto sano, sicuro e buono sulle tavole dei consumatori italiani.

A tal proposito si ricorda che un elevato numero di controlli indica che le nostre Autorità Competenti svolgono un lavoro encomiabile per il consumatore e che quindi eventuali prodotti non conformi sono individuati, verificati ed eliminati dal commercio.

Generale del NAS LUSI

Oggi Assoittica Italia intervista il Generale D. Adelmo Lusi – Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute.

Prima domanda: Di cosa si occupa la Struttura che dirige e gli uffici che da essa dipendono?

Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, Reparto dell’Organizzazione Speciale dell’Arma dei Carabinieri, coordina i 38 Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS). I NAS, istituiti il 15 ottobre 1962, assolvono i compiti istituzionali, da ultimo compendiati nel D.M. 26.02.2008 che afferiscono alla tutela della salute mediante competenze in materia di sicurezza alimentare (salubrità alimenti e bevande, animali da reddito), sanitaria (Sanità pubblica e privata, professioni e arti sanitarie, animali d’affezione e prodotti pericolosi), farmaceutica (farmaci uso umano e veterinario, antidoping, dispositivi medici e cosmetici) nonché nei luoghi di lavoro. Le attività dei NAS sono sviluppate con attività ispettive amministrative e mediante interventi di polizia giudiziaria coordinati dall’Autorità giudiziaria. In particolare, i controlli igienico sanitari sono condotti da militari in possesso di specifica specializzazione acquisita attraverso formazione di livello universitario.

Seconda domanda: Qual è la distribuzione territoriale degli uffici che fanno riferimento alla sua Direzione Generale?

I 38 Nuclei Antisofisticazioni e Sanità, presenti sul territorio nazionale da Ragusa ad Aosta, sono reparti operativi con competenza regionale, interprovinciale/provinciale, coordinati, a livello centrale, dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma e, a livello interregionale, da tre Gruppi per la Tutela della Salute, ubicati a Milano, Roma e Napoli. Nella sede del Comando è inoltre presente un Reparto Operativo, posto alla diretta dipendenza del Vice Comandante, con compiti di coordinamento investigativo anche di indagini transnazionali. Di recente è stato istituito un Nucleo CC AIFA, operante presso l’Agenzia Italiana del Farmaco, con compiti di vigilanza e controllo in materia di farmaci ad uso umano in tutta la filiera produttiva e distributiva.

Carabineieri NAS

Terza domanda: Quali tipi di controlli vengono effettuati sui prodotti ittici dal personale afferente alla Sua struttura?

L’attività istituzionale è eseguita attraverso servizi in ambito nazionale pianificati dal Comando CC T.S. d’intesa con il Ministero della Salute che possono interessare i vari settori di competenza. Inoltre, i controlli possono essere originati da attività ispettiva svolta d’iniziativa dai singoli Nuclei, deleghe dell’A.G., segnalazioni dei cittadini e di associazioni di categoria. Le verifiche della filiera dei prodotti ittici riguardano tutte le fasi produttive e distributive della pesca (produzione, trasformazione, stoccaggio e commercializzazione), finalizzate a garantire le condizioni igienico-strutturali degli ambienti e della materia prima e trasformata, la tracciabilità, la corretta etichettatura dei prodotti, l’esposizione delle informazioni di legge per il pescato non trasformato, lo stato fisico dei prodotti (congelato/surgelato/fresco), il mantenimento della catena del freddo nonché l’effettiva corrispondenza delle specie ittiche dichiarate.

Quarta domanda: Ritiene che il controllo effettuato sul territorio nazionale, lungo la filiera ittica, sia tale da garantire il consumatore finale?

L’attività ispettiva posta in essere dai N.A.S ha come obiettivi la salvaguardia della salute pubblica, al fine di impedire la presenza nel mercato di prodotti potenzialmente pericolosi al consumo, come pure il contrasto a condotte sleali di operatori del settore ittico che possono determinare l’aumento del rischio sanitario degli alimenti, quali la mancanza di controlli veterinari e l’assenza di tracciabilità. Gli accertamenti interessano anche la verifica della documentazione, delle etichette e degli stabilimenti di lavorazione al fine di individuare eventuali frodi commerciali e/o sanitarie, avvalendosi, all’occorrenza, degli esami di laboratorio a seguito del campionamento effettuato su prodotti sospetti. Nel 2018, i NAS hanno effettuato circa 1.100 controlli sulla filiera del settore ittico, sanzionando 352 aziende e sequestrando quasi 200 tonnellate di prodotti ittici non idonei Le situazioni di irregolarità sono comunque fisiologiche, soprattutto se confrontate con l’elevata deperibilità del pesce ed il potenziale rischio di fenomeni illeciti connessi al valore economico dei prodotti ittici.

Quinta domanda: Quale consiglio darebbe al consumatore finale per l’acquisto ed il consumo di un prodotto ittico sano e sicuro?

Il pesce è un alimento importante per l’alimentazione che richiede però attenzione nelle fasi di acquisto, trasporto e conservazione, per non inficiare la sua genuinità e salubrità. Tra i suggerimenti che si possono fornire al consumatore, si consiglia di:

  • prediligere il pesce “di stagione” che ha una filiera meno impegnativa e conserva le proprietà organolettiche e qualitative;
  • in alternativa, rivolgersi a prodotti surgelati che assicurano il mantenimento delle caratteristiche nutrizionali;
  • nell’acquisto, accertarsi dell’esposizione di etichettature ed indicazioni sull’origine e la tipologia di pesce, le modalità di pesca e le eventuali procedure di preparazione;
  • fare attenzione al consumo di pesce non trattato termicamente;
  • dopo l’acquisto, assicurare il trasporto fino al domicilio con appositi involucri se prodotti congelati/surgelati, specie nel periodo estivo;
  • rivolgersi a venditori di fiducia fidelizzati;
  • considerare un giusto rapporto tra prezzo e qualità offerta, al fine di non incappare potenziali frodi. 
  Giovedì, 20 Dicembre 2018

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